Teatro Olimpico aprile 2025 - Edoardo_Gallo

Sono sincero, l'arte della poesia non mi è mai stata particolarmente vicina ...forse perché inconsciamente legata ai doveri di studio scolastici verso i quali non nutrivo gran predisposizione o forse per la pigrizia nel dovermi sforzare ad estrapolare qualcosa dagli autori che mi appartenesse in qualche modo o che mi sfiorasse. Ma chi l'avrebbe mai detto che un "rude rockettaro" si sarebbe così emozionato di fronte a tanta bellezza tutto in una sera? Ebbene si...in una dimensione scenografica tra le più belle del mondo, se non la più bella, la poesia dell'amico Edoardo Gallo è riuscita a catturare il mio animo. Strano da dire e spiegare ma è come se quel "I've got a little black book with my poems in..." rimasto sempre chiuso ed incompleto, si fosse magicamente aperto per completarsi con quei componimenti lirico musicali che fluttuavano nel teatro del Sommo Palladio. Inutile dire che la saggezza compositiva del maestro Giuseppe Laudanna e i movimenti leggiadri della ballerina Ottavia Ancetti abbiano completato l'opera in modo eccelso. Già! Quando un'espressione, che sia musicale, poetica, pittorica, cinematografica ecc., mi colpisce, solo allora per me diventa ARTE per cui tra i vari "stasera andiamo ad ascoltare i Kryhum, stasera suono in un locale, sabato c'è Alice Cooper, domani ci sono i 500hp...." ... può starci anche un "STASERA TI PORTO AL TEATRO”

Ogni forma artistica ed ogni espressione umana mi ha sempre incuriosito. Nello specifico un uomo che conoscevo come un ottimo manager dalla buona comunicazione che si cimentava in un altro ambito completamente lontano da quello che può essere il decisionismo manageriale, dove ti sei inoltrato nei meandri più intimi e riflessivi. Ho scoperto ora un uomo di cui sono orgoglioso di esserne amico e, non volendo abusare della parola amico, che questo mi riempia il cuore e che venga pronunciata reciprocamente all’unisono. Sono stato così contento di essere lì e di scoprire quest’uomo così ben voluto da tutti e felice del fatto anche che avesse vicino la madre e i figli e tutta una città attorno a lui che a sua volta aveva un padre altrettanto ben voluto. Tutto mi è piaciuto…il contesto, questo teatro con la T maiuscola. Non riuscivo a tenere gli occhi fissi su un punto perché volevo goderne a tutto tondo nello stesso momento. Sei riuscito a trasmettere in modo toccante ogni passaggio poetico ed ho scoperto un uomo che riusciva a padroneggiare la scena ed a comunicare continuamente in maniera istintiva in modo splendido. Hai una capacità naturale di far arrivare i sentimenti nel cuore del pubblico e non è da tutti, così come è difficilissimo tenere ferme per un’ora le persone parlando di sentimenti; che poi i sentimenti che hai toccato sono quelli che bene o male tutti nella loro vita sentono. Magari non li registrano, magari vanno veloci, magari sono presi da tante altre priorità, ma i sentimenti che tu hai declamati dovrebbero toccare l’animo di ognuno solo che poi c’è bisogno che qualcuno glieli faccia sentire, perché sono passati e non li hanno neanche avvertiti; infatti c’è una tua poesia che parla proprio di questo. Amico mio sono proprio contento e ti ringrazio.

Ogni volta che vengo sottoposto a forti emozioni, ho bisogno di qualche giorno per raccontarmele e riascoltarmele. Ti ho già detto che la serata a monte Berico rimarrà una delle più belle della mia vita...forse per la scoperta della" prima volta" e forse per avermi fatto sentire con le tue parole e la tua voce ciò che io provo, ma che non so esprimere con tanto talento... Inutile dirti quanto io sia orgoglioso di averti avuto "in esclusiva " nella nostra casa... All'Olimpico sei stato per me unico protagonista dove la mia totale concentrazione era nelle tue poesie. In tutta sincerità, la musica e la ballerina erano corollario ...e un po' mi dispiace non averli assorbiti. Sei partito emozionato e questo ti rende Onore, poi hai preso la padronanza della recita di chi sa leggere ciò che sente e che scrive, complimenti sinceri. Sono riuscito ad arrivare per primo al banco dischi che ho acquistato con lo sconto ...alcuni li regalerò ai fortunati che se lo meritano.... Ti saluto caramente e anche se ci vediamo poco sai che hai tutta la mia stima e ammirazione...un abbraccio.

È stata una serata piena di Pathos e si sentiva nel silenzio partecipe nel quale credo, eravamo immersi. Mettere insieme poesia musica e ballo è stata un'idea vincente dato anche il luogo in cui eravamo. La partecipazione totale un pubblico attento e caldo che vi ha abbracciato tutti con affetto, è stata la degna cornice della magica serata. Bravi tutti. Le tue poesie arrivano al cuore e tu sai quanto ne abbiamo bisogno per tenere viva la sensibilità dentro di noi. Ben vengano gli artisti che nei tempi bui sono il faro che ci segna la via verso la speranza.

E’ stata una serata magnifica, la tua voce, il tuo esprimere l’amore che hai dentro…si è sentito tutto. E poi Giuseppe con i suoi pezzi, brani fantastici, e la ballerina…che armonia con il corpo, le braccia, le gambe. E’ stato bello, emozionante, bellissimo, magico. Le tue poesie sono state emozionanti ed anche la persona che mi accompagnava ha detto che era la prima volta che partecipava ad uno spettacolo così, ma io gli ho risposto che questo non è uno spettacolo, è emozione, è amore, è esprimere la voglia di cambiare il mondo, la voglia del bene, il volere far star bene le persone. Io trovo che tu sia uno di quelli che ci crede e dice “nel mio piccolo sto seminando” Sono stata benissimo, è stato bellissimo. Grazie e congratulazioni!

Ieri sera mi sono gustata di più la poesia, forse perché un po’ è diventato come il concerto del cantante di cui conosci le canzoni e ogni volta che le riascolti ti danno una sensazione ancora diversa . Primavera penso l’hai scritta da poco….. non l’avevo mai sentita molto bella. Giuseppe a me fa morire, la sua semplicità, il suo mezzo sorriso, mi piace tanto guardarlo mentre suona perché mi dà tanta tranquillità . Ottavia un fisico che ti catturava lo sguardo. Ieri sera quando ti ho visto su questo bellissimo palco ho pensato che dopo quello che ti è successo, essere lì avesse tanto senso della vita e si vedeva che eri emozionato.